venerdì 10 agosto 2012

 

1° parte

DI FIORE IN FIORE

CURE E RIMEDI DEI FIORI DI BACH E DELLE SUE PROGENITRICI.


Forse negli ultimi tempi è una moda o forse la necessità di un contatto riequilibratore tra noi e la natura, i rimedi naturali e la visione olistica dell’uomo ci ricordano che facciamo parte di un tutt’uno, inesorabilmente legati gli uni agli altri. Secoli fa le donne che ,conoscevano le proprietà terapeutiche di piante ed erbe,e ne facevano uso, mettendo i loro saperi a disposizione della comunità, erano tacciate di stregoneria. e bruciate al  rogo. La donna procreatrice, mistero della natura agli occhi dell’uomo, osava conoscere e giocare con i misteri che dio padre aveva donato a suo figlio Adamo. Qualche secolo dopo la conoscenza intima dell’energia vitale della natura e delle proprietà curative di erbe e piante, fu rimaneggiata con occhio scientifico dai figli di quelle, i figli delle streghe.




Provai i fiori di Bach in un momento della mia vita, e so di non avere l’esclusiva in ciò, in cui la tonalità grigio topo era divenuta una sensazione costante che tinteggiava il mio quotidiano. Un giorno incontrai un’amica, un’amabile strega, che vedendomi di un bel colorito, questa volta verde muffa, mi parlò e mi consigliò la floriterapia di Bach. “Pfff” pensai. Poi, non avendo proprio niente da perdere, tanto ormai per via del colon irritabile avevo perso tutto, ma proprio tutto, decisi di provare. Quattro gocce al giorno, quattro volte alla settimana per quindici giorni. Mi sentii meglio. E la vita cominciò a scrostarsi del grigio topo e del verde muffa. Alcuni di quelli a cui ne parlai, dissero che probabilmente si trattava di un semplice effetto placebo. Placebo o non placebo io mi sentii meglio. Non so se a causa delle proprietà curative dei fiori o la straordinaria forza del nostro cervello, ma a me non costò nulla e funzionò. E’ chiaro che è sempre bene consultare il medico, anche se sempre più medici si stanno indirizzando verso una medicina di tipo olistica e naturale. Scienza occidentale e medicina "alternativa" : là dove è possibile, connubio perfetto!



Il Signor Edward Bach e il suo lavoro.

"La salute è la completa e armonica unione di anima, mente e corpo; non è un ideale così difficile da raggiungere, ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato."

Il buon Edward Bach di origine gallese, nacque il 24 settembre 1886 in un villaggio vicino Birmingham, Moseley. Sensibile alle condizioni di lavoro estremamente difficili degli operai, impiegati nella fonderia di ottone del padre.  Dopo  qualche dubbio tra  la facoltà di teologia e quella di medicina, ed esitazione su cosa fosse meglio alleviare,  spirito o  corpo, decise di  iscriversi a quella di medicina e si laureò. Nonostante gli studi scientifici, la sua attenzione verso la dimensione spirituale dell'uomo rimase sempre presente  in tutti gli aspetti della propria vita. L'Anima è l'Io autentico dell'uomo, ed è la scintilla divina che ci guida e ci protegge in questa vita. Le stelle dell'Aurora

Lavora all’University College Hospital di Londra e inizia anche la libera professione in uno studio della Harley Street, dove si occupa di malati cronici e incurabili. In questo contesto comincia la propria ricerca e sperimentazione di nuovi rimedi. Nel 1917 si ammala seriamente, nel luglio dello stesso anno è ricoverato e operato per un tumore alla milza. I suoi colleghi non gli danno più di tre mesi di vita. Bach decide comunque di impegnare i propri giorni alla ricerca, e usa a tale scopo le sue deboli forze con intensa passione. Trascorrono giorni, settimane e mesi e la diagnosi malaugurata viene smentita. Bach resiste e vince contro il tumore. Rifletterà a lungo su questa tremenda esperienza e arriverà a concludere che grazie al forte interesse verso i propri studi riuscì a sconfiggere il tumore. Potere del cervello e potere dello spirito, quanto più questi  sono vitali, tanto più possono riequilibrare le sorti di un corpo in disequilibrio.
Nel marzo del 1919 viene a conoscenza delle idee di Samuel Hahnemann, fondatore dell’omeopatia Hahnemann-biografia. Si rafforza in lui la visione di una medicina di tipo olistica, che considera, prima della malattia, la persona. Ciascuna personalità, con le proprie unicità e caratteristiche, reagisce in modo differente al contatto con la malattia. La scelta di piante ed erbe per la cura della malattia sviluppata, sarà fatta in base alle caratteristiche comportamentali e alle abitudini dei soggetti.
Dopo una serie di intuizioni, ricerche ed esperimenti verso la fine degli anni venti, Bach inizia a utilizzare e somministrare in forma terapeutica i primi tre fiori, preparati in maniera omeopatica: Impatiens, Mimulus e Clematis. Da qui le scoperte terapeutiche dei fiori saranno tutte in discesa, fino a comporre un sistema di 38 rimedi floreali.


Guarire sé stessi guarire-se-stessi

Bach crede nel potere di guarigione dell’uomo, nella valutazione e nell’analisi di cosa sia meglio per lui. L’uomo naturalmente è predisposto a proiettare sè stesso verso ciò che lo fa sentire meglio, ad avvicinarsi verso ciò che è in sintonia con il suo modo di essere. Ma è anche influenzato da sovrastrutture, forzature e condizionamenti esterni, che allentano il suo intuito per lasciare sempre più spazio alla ragione. Bach crede  che l’uomo possa liberarsi dai mali, e la natura a lui madre, lo possa aiutare nella realizzazione della propria vera essenza. Quando l’uomo si allontana da sé stesso, quando è condizionato da fattori esterni, dalla società, dalla cultura allora si ammala, appassisce, muore, prima nello spirito dopo nel corpo.
I fiori di Bach agiscono sulle emozioni (paura, incertezza, apatia, ipersensibilità, scoraggiamento depressione, ecc.) Ogni stato d’animo può essere riequilibrato con il fiore adatto.

I dodici curatori. Fiori che corrispondono ad un tipo specifico della personalità, e si identificano con una precisa qualità umana. Si possono considerare i fiori di base: Impatiense, Mimulus, Clematis, Agrimony, Chicory, Vervain, Cerato, Centaury, Scleranthus, Water Violet, Gentian, Rock Rose.
Successivamente Bach identificò altri sette fiori, che chiamò “I sette aiutanti”. Corrispondono all’amplificazione di alcune caratteristiche personali, come risultato dell’interazione dei dodici fiori-base con le circostanze in cui le persone si trovano ad interagire: Gorse, Oak, Heather, Roch Water, Wild Oat, Olive, Vine
Gli ultimi diciannove, fiori derivati o di estensione, che derivano non dalle caratteristiche personali, ma dal modo in cui ognuno agisce agli eventi, alle esperienze del mondo circostante: Cherru Plum, Elm, Pine, Larch, Willow, Aspen, Hormìbeam, Sweet Chestnut, Beech, Crab Apple, Walnut, Chestnut Bud, White Chestnut, Read Chestnut, Holly, White Rose, Honeysuckle, Star of Bethlehem, Mustard.

In totale sono 38 fiori curativi e infinite possibilità di combinazione. Il loro utilizzo è semplice  e parte dalla diagnosi dello stato a cui ci sentiamo soccombere. Da qui si scelgono i fiori più appropriati, da 1 a 5 rimedi. La loro preparazione sarebbe molto semplice se vivessimo in una incontaminata oasi verde con acque cristalline, ma siccome moltissimi di noi sono animali da città, che pasteggiano con Geo e Geo, Quark e Missione Natura, è più saggio rivolgersi a rivenditori seri: parafarmacie, erboristerie, farmacie. Ma, se la curiosità su come si preparino vi solletica, allora ecco a voi svelata la ricetta segreta.

Come si preparano.

Raccogliete i fiori, nell’oasi verde. Appena colti metteteli in acqua di sorgente, sorgente cristallina. Ed esponeteli alla luce del sole (solarizzazione) per 3-4 ore. Eliminate poi i fiori, e conservate la soluzione ottenuta aggiungendo alcol.

Come si assumono.

In 30 ml di acqua naturale posta in una bottiglietta di vetro scuro, mettere 2 gocce di ciascun rimedio scelto e due cucchiaini di brandy o di aceto di mele. Agitare la bottiglietta e assumere 4 gocce della preparazione 4 volte al giorno sotto la lingua per un periodo di 15 giorni. Quando non se ne sente più la necessità la cura va sospesa.


bachcentre.it

Bibliografia


  •   Edward Bach: Guarire con i fiori. Guarisci te stesso. I dodici guaritori e altri rimedi Nuova IPSA Editore 
  •  Nora Weeks: La vita e le scoperte di Edward Bach - Guna Editore 
  • Judy Howard, John Ramsell: Guarire con i fiori di Bach - Guida pratica alla floriterapia - Tecniche Nuove 
  • Stefan Ball: Floriterapia di Bach  - Corso pratico in sette giorni    - Tecniche Nuove 
  • Judy Howard: I rimedi floreali di Bach per la salute della donna -  Macro Edizioni 
  • Edward Bach: Essere se stessi  - Macro Edizioni 
  • Edward Bach: Libera te stesso - Macro Edizioni 
  • Edward Bach: I fiori curativi e altri rimedi – Testi originali del dr. Bach dagli archivi del Dr Edward Bach Healing Trust - Giunti Editore 
  • Philip M. Chancellor: Fiori di Bach - L'altra Medicina 
  • Philip M. Chancellor: Fiori di Bach - Armenia
  • Guida Pratica ai Fiori di Bach - a cura di Fiorella Coccolo e Federica Vuono - Riza 


E allora via ad un mondo ...  di fiori!


Presto piccolo prontuario con alcuni rimedi 

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