lunedì 27 agosto 2012


  MENO TASSE IN BUSTA E "PIANO GIOVANI" q.b.


Il ministro del Lavoro Elsa Fornero il 23 agosto c.a. al Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini http://it.clonline.org/ ha annunciato che le sue prossime mosse saranno quelle di presentare al Consiglio dei Ministri (CdM) il suo programma "Salviamo la busta paga e largo ai giovani" parole della scrivente e non della Fornero. Il ministro sembra aver colto che "Il costo unitario del lavoro è ancora alto, mentre la retribuzione del lavoratore è troppo bassa in questo Paese costo del lavoro alto e retribuzione bassa sono un problema". Ditemi la verità qualcuno di voi se n'era accorto prima? E  mi chiedo, noi deleghiamo ad altri la gestione della "Cosa Pubblica" per sentire ovvietà, oppure cerchiamo qualcuno tra i dotti altolocati che opponga alle ovvietà conoscenze, acume e talenti?
Forse la signora manca solamente di esperienza politica e di astuzia comunicativa, che è poi quella insita in ogni politico che si "rispetti", oppure non è di queste parti.

Comunque il ministro propone una norma lungimirante, "Una norma su una possibile sperimentazione della decontribuzione per le imprese che sono attente al capitale umano sarà domani all'esame del Cdm". Oddio! siamo ancora alla sperimentazione? Imprese attente al capitale umano? Vada a dare un'occhiata al sud d'Italia! 

Purtroppo il compito è tutt'altro che semplice, chi lo nega. I problemi in Italia sono frutto di secoli di storia, che trascinati all'infinito senza alcun accenno risolutivo, hanno perso il bandolo della matassa, e pure la matassa. 

E ancora dice la Fornero: "Occorre lavorare sulla produttività a parità di salario e oneri sociali. Se riusciamo ad alzare la produttivita, alle aziende il lavoro costa meno e diventano più competitive", Cari amici mi sono persa nella mia profonda ignorantezza, ma aumentanodo la produttività i prezzi non diminuiscono? Quanta quantità bisogna aumentare perchè le imprese diventino più competitive? Ma che vuol dire?

E poi aumentare la produttività, che mi pare un problemuccio da niente, per chi? Le migliaia di imprese che chiudono i battenti lo fanno per prendersi una vacanza?  E quale produttività?  Quella del pane e formaggio o delle ferrari e diamanti? (Se pensate a che cosa sia Comunione Liberazione e a chi era presente al Meeting, la risposta viene da sé) Forse ho capito,  ipotizzando di aumentare la produttività, e sempre a parità di stipendio (quindi gli straordinari si pagano?) e oneri sociali, i lavoratori guadagnano di più e consumano di più! Ci sono arrivata. Ma per consumare di più non bisogna prima avere dei soldini in più? Mi pare che il gatto si stia mordendo la coda. Si potrebbe ricorrere ad una sorta di mensilità extra, tipo vuoto a perdere, magari sovvenzionata dallo Stato, cioè da noi stessi: autopaghiamo i nostri consumi, così la produttività aumenta, le imprese guadagnano e investono sul capitale umano. Già rido. Detto fatto, se prorpio vogliamo fare la figura dei fessi. Comunque impossibile anche questa strategia, sapete come schizzerebbe lo spread?

Uno spiraglio di luce c'è, tutto dedicato ai giovani e viene dal "Piano giovani". Il ministro Fornero a "Radioanch'io" dice: "Non conterrà misure eclatanti, ma piuttosto mirate, territoriali, minute, misure microeconomiche e non una quantità eccessiva di risorse, ma che dovranno essere spese bene" e ha aggiunto "Saranno misure rispetto alle quali i giovani potranno dire: questo è stato realizzato, ho avuto questa opportunità".  

Ragazzi, dite grazie al ministro.

Alcune fonti:

  ilsole24ore

Il Messaggero


 Se vi interessa l'intervista ad un'altra campana
 «Io non vedo come si possa agire in modo significativo sul fisco senza allentare i vincoli europei». Carlo dell’Aringa è docente di Economia politica alla Cattolica di Milano

  Limkiesta

 La chicca: Grillo contro il ministro Fornero

"Bisogna chiamare la neurodeliri"

la Repubblica

 


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