martedì 4 settembre 2012

12 REGOLE PER TROVARE LAVORO E NON AMMALARSI



Sicuramente non sono l’unica a cui sembra che il periodo delle vacanze si identifichi con una sorta di Pit stop per poi ripartire dallo start. Sembra che un anno colmo di attività, progetti e di ritmi di vita serrati si sia concluso e adesso ne inizi un altro, che può assumere il profumo dei fiori di campo, o quello dei fiori putrefatti in acqua stagnante.
Per chi ha perso un lavoro o né è alla ricerca, questo momento può trasformarsi in un limbo doloroso. L’incognita per il futuro, la sensazione che si ha di essere prossimi alla risoluzione di un’ecatombe economica genera stress, incertezza per il futuro, ansia, depressione. E tutto ciò porta inevitabilmente alla nostra disfatta psichica e fisica.
E’ bene allora iniziare questo “nuovo anno” al meglio della nostra forma perché di cose ne avremo da fare. Alcuni riprenderanno normalmente la propria attività, altri dovranno cercarne una e mettersi o rimettersi in gioco. Ho deciso quindi di stilare un elenco di cose che necessitano per incominciare bene e proseguire meglio. Tra le mie esperienze personali e quelle di altri, i seminari a cui ho partecipato al CLT, e letture “degli addetti ai lavori”, ho condensato ciò che mi è rimasto particolarmente impresso. L’obiettivo è chiaramente finalizzato a trovare “il lavoro”, che non deve essere uno qualsiasi, ma è anche quello di evitare di ammalarsi cammin facendo.
Che le danze abbiano inizio.


PUNTO PRIMO: RESPIRARE

State pensando “questa si è fusa il cervello”, un po’ forse ma non del tutto. Voi sapete quante persone non sanno di non respirare, RSPIRARE NEL MODO CORRETTO, voi probabilmente fate parte della lista. La respirazione per ogni attività mental, fisica e psichica, e conseguentemente tutte le altre attività annesse e connesse, inclusa la ricerca del lavoro, è fondamentale.

Una respirazione che si rispetti e che si possa chiamare tale è quella fatta con il diaframma. Inspirando il vostro addome si deve gonfiare come una zampogna, ed espirando si deve sgonfiare come un palloncino. Mi raccomando non alzate le spalle. Una corretta respirazione aiuta a rilassare i muscoli, a ossigenare il sangue e irrorare maggiormente il corpo, compreso quel mostro del nostro cervello! Inoltre riequilibra la psiche e in momenti di crisi è un “calmante naturale”.

Consiglio per chi vive in città: quando potete andate prendete una boccata d’aria priva di CO2 e polveri sottili: montagna, campagna, collina, mare, anche il parco alberato può essere un’alternativa.

 Respirate respirate respirate.


PUNTO DUE: ANALISI DI UN INTERROGATIVO

Chiedetevi sinceramente: "Voglio trovare un lavoro, lo voglio con tutte le mie forze?”

Di nuovo con le domande becere me ne rendo conto. Molti di voi, o pochi, dipende da quanti stanno leggendo questo post e stanno pensando di scivolare in un altro cyberg spazio, ma prima aspettate un attimo, mi spiego. Per chi ha perso il lavoro e dove di nuovo mettersi alle posizioni di partenza è a dir poco avvilente, per chi le ha provate quasi tutte è frustrante, e per chi è alle prime armi è un salto nel buio. Il verbo “trovare” va di pari passo con il verbo “cercare”, e di solito prima cerco e poi trovo. Cercare ha in sé un domanda intrinseca “troverò lavoro?” Ecco perché la domanda nel vostro profondo può portare ad una risposta  negativa: “Non voglio cercare lavoro, perché se non lo trovassi, sarebbe tutto vano, le mie fatiche, gli sforzi” oltre alle speranze deluse, al fatto che non si ha un riconoscimento sociale, anche il problema di sbarcare il lunario, tutto ciò genera paura.


PUNTO TRE: RIPULITE LA VOSTRA MENTE

Collegato al secondo è questo terzo punto. Ripulite la vostra mente dall’inutile pattume che quotidianamente vi portate appresso e che genera paura e paralisi. Fate il vuoto dentro di voi, createlo, sbarazzatevi delle vocine inutili che vi tormentare e appesantiscono. Non ponetevi domande che ingabbiano e paralizzano. Non abbiate paura. Non siete soli. Non prospettatevi verso un futuro X, prospettatevi nel QUI E ORA.

PUNTO QUATTRO: ANALISI DELLE COMPETENZE E OBIETTIVI PROFESSIONALI
Mettiamoci comodi e riflettiamo attentamente.
 Le competenze sono nata e cresciute insieme a noi, ci hanno accompagnato per una vita. Non solo sono state acquisite mediante l’incontro tra la formazione scolastica e l’attività professionale sul campo, ma anche attraverso tutto ciò che ci ha reso così come siamo: personalità, background sociale, cultura personale, interessi, valori, esperienze di vita. Tutto ha concorso perché noi acquisissimo delle competenze.
Le nostre competenze professionali possono essere trafsferite comodamente da un lavoro all’altro, senza che si disperdano o si sciupino. Sono nostre e sono mobili. Esistono anche altre competenze, che non abbiamo mai messo in gioco, quelle che non abbiamo mai preso in considerazione perché viste e trattate unicamente sotto il profilo del passatempo e del piacere personale. Per fare un piccolo esempio:. sono stata per anni un’impiegata amministrativa, ma ho da sempre la passione per i dolci, oltre che a mangiarli, ne preparo di superbi e di tutti i tipi, ho frequentato vari corsi e partecipato a diversi concorsi. Bene. Ho una competenza che non mi ha mai fruttato in termini di denaro, ma che esiste nel mio bagaglio personale-culturale e perché no, anche eventualmente professionale

Una volta fatto il punto della situazione sulle competenze con calma respirate, liberate la mente e ponetevi un obiettivo lavorativo per cui spendere le vostre energie nei prossimi mesi. Se ce l’avete già chiaro e scritto a caratteri cubitali nella vostra testa, allora siete a metà dell’opera.

PUNTO CINQUE: L’INDIVIDUAZIONE DELL’OBIETTIVO  
Naturalmente l’obiettivo deve essere concreto e realizzabile. Se ho un odio viscerale per la scrittura non deciderò mai di attivarmi per diventare un copywriter, o un addetto Ufficio Stampa. Stessa cosa se sono alta un metro e mezzo tappo (e lo sono), mi pare che non sia un obiettivo concreto e fattibile iscrivermi ad un corso per modelle (la battuta sulla tap model è roba datata!). Ma se sono un’impiegata amministrativa, con l’hobby della pasticceria, allora sicuramente potrò decidere che la mia passione per la realizzazione di dolci diventerà anche la mia nuova professione, obiettivo individuato. Se vi sentite in difficoltà nell’individuazione dell’obiettivo, vi consiglio di non stagnarvi nelle mura di casa vostra, ma documentarvi. Esistono migliaia di nuove professioni che non si conoscono, il Dipartimento del Lavoro negli Stati Uniti ne ha individuati ben 12741, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in Italia ne individua 6761! Quindi …

PUNTO SEI: IL CURRICULUM VITAE E LA LETTERA DI PRESENTAZIONE
 Una volta schiarite le idee passate all’elaborazione del curriculum vitae e lettera di presentazione. Non pensiate di  cavarvela con un unico curriculum. Potete avere più di una professionalità spendibile, quindi più curricula. Curriculum vitae per l’impiegata amministrativa, curriculum per la novella pasticcera. Inoltre non solo dovete diversificarli per professione, ma anche per tipologia di azienda. Nessuna azienda è uguale, e nessuna offerta, benché per la stessa Area e tipo di lavoro, sarà uguale. Il curriculum vitae ovviamente deve essere chiaro, coinciso, ma esaustivo. Stessa cosa vale per la lettera di presentazione che deve sempre accompagnare un curriclum vitae che si rispetti. Gli esempi di cv sul web sono innumerevoli, io vi consiglio di stilare quello Europeo, tanto per non sbagliare.

PUNTO SETTE: CONOSCERE IL MERCATO DEL LAVORO
 E qui riprendo dai lavori sconosciuti e dalle nuove professioni che emergono repentinamente. Il Mercato del Lavoro è un mercato in cui la Domanda e l’Offerta molto raramente si incontrano, è una sorta di storia d’amore di vecchia data, l’uno necessità dell’altra e viceversa, ma non si capiscono, non si trovano, e lasciatemelo dire, sono anche un po’ indolenti. Quindi miei “Cupidi” scoccate le frecce, ma attenti dove puntate!

PUNTO OTTO: DECIDERE E ORGANIZZARE LA QUANTITA’ DI TEMPO DA DEDICARE ALLA RICERCA DEL LAVORO  
Siate costanti nell’invio dei curricula. Decidete oltre alla quantità di tempo da dedicare, esempio tutti i giorni per un’ora, anche il numero di curricula da inviare, 50 al giorno, 100, 200 ... . Programmate il vostro piano d’attacco e siate costanti.
Errore da non fare mai, non inviate curricula solamente perché vi sembra di aver reso costruttiva la vostra giornata. Non inviate tanto per inviare, inviate perché volete inviare. Inoltre non aspettatevi che vi rispondano. Sono rarissimi i casi in cui l’azienda si prende la briga di inviare una mail, quindi non rimaneteci male, non è una questione personale.

PUNTO NOVE: CANALI DI RICERCA
 Autocandidature: individuare il settore di ricerca e inviare i curricula. Potete utilizzare la Guida Monaci, e/o Pagine Gialle, sul web potete sbizzarrirvi indicando settore, categoria, luogo.
Agenzie interinali
Candidature ad offerte di lavoro: aggiornatevi su riviste, quotidiani, riviste ad hoc sulle offerte di lavoro, ovviamente il web, con tutti i siti dedicati alla ricerca del lavoro. Non trascurate il Centro per l’Impiego del vostro comune di residenza ha cui si rivolgono alcune aziende, poche, per la ricerca di personale. Molte di queste richieste rimangono inevase. Centro Lavoro del vostro comune che espone in bacheca alcuni annunci.
Social Network e il vecchio Passaparola. Ben vengano facebook, linkedin e tutti quelli che il Creato ci vorrà mandare, ma cari amici non dimenticate il sempreverde passaparola, qui in Italia il 75% dei posti di lavoro sono stati trovati con il vecchio metodo della nonna. Se volete saperne di più:
e il celeberrimo “trovare il lavoro che piace”: http://www.trovareillavorochepiace.it/?page_id=343

PUNTO DIECI: RIQUALIFICARSI E IMPARARE NUOVE PROFESSIONI  
 Ritornando all’esempio della golosa me stessa, vi do un’ipotetica conclusione: “Adesso che finalmente ho individuato il mio obiettivo, e in base alle mie già precedenti conoscenze e frequentazioni di corsi di specializzazione per pasticcieri, decido di frequentare un corso come cake design, nuova professione emergente che voglio acquisire in base alle mie competenze e alla mia passione.
PUNTO UNDICI: RENDERE VISIBILE LA VOSTRA DISPONIBILITA’ AL LAVORO. Se non l’avete ancora fatto iscrivetevi immediatamente alle liste di disoccupazione al Centro per Impiego, e se siete già iscritti andateci per rinnovare la vostra iscrizione e posizione, consegnando il vostro nuovo curriculum e formalizzando eventualmente anche il vostro nuovo obiettivo professionale, oltre a quello canonico. Altra tappa e al Centro Lavoro del vostro comune di residenza. Il CLT oltre a darvi un aiuto per compilare un cv e lettera di presentazione degni di questo nome, organizza seminari e percorsi di gruppo. Non rimanete isolati. Non solo ne risentirà la vostra ricerca, ma anche il vostro equilibrio psicofisico.
PUNTO DODICI (dodici come i dodici apostoli!) La vostra vita non deve ruotare unicamente intorno alla ricerca di un lavoro. Coltivate le vostre passioni. Utilizzate le vostre energie per fare ciò che vi fa sentire meglio: passeggiate, leggete, dipingete, corsa, maglia, uncinetto, mezzopunto, bricolage e faidate, state con le persone che vi fanno stare bene. Non isolatevi e non commiseratevi. Ultimo consiglio se vi trovate in una situazioni di crisi profonda non indugiate chiedete aiuto.

 Un caro saluto a tutti e Buona Vita.










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