RIDERE-MENTE
Lavoro e i 360° dell'Essere
Partenza.
Era da un po’ che mi balenava per la testa l'idea di
iniziare questa avventura. Utilizzare questo modo un po' paradossale di
comunicare a tutti e a nessuno. La scintilla che da semplice atto in
potenza si è trasformato in azione, è arrivata dall'incontro mensile con
il Gruppo di Produttività (GDP) al Centro Lavoro del Comune di Torino,
mia città natale. Nel GDP ogni singolo produce idee, si confronta e
informa. Ogni singolo è il Gruppo. Non ci si ritrova per invocare a mo'
di naufraghi dispersi: "Lavooorooo...ooo. Laaaaavvooorooo", oppure come
un incazzato manifestante: "Lavoro! Lavoro! Lavoro!".
Bando ai piagnistei qui si lavora!
Ieri
è stato un incontro che ha smosso la sensibilità e l’identificazione di
tutti i partecipanti, nei confronti della nostra amica E., perché il
pianto, la rabbia, la frustrazione, la desolazione, il senso di
inadeguatezza e di fallimento, tutti noi, cari amici, li abbiamo provati
o li stiamo provando tutt'ora.
Come siamo
"programmati"? Ci sentiamo di esistere ed esistiamo socialmente quando
lavoriamo e produciamo, quando guadagniamo, e quanto guadagniamo.
Guadagnare. Ma in momenti come questi l'emancipazione sociale va a
farsi, perdonatemi il termine, fottere!
Guadagnare
semplicemente per mangiare, per pagare mutuo, affitto, spese, tasse...
uscire a farsi una birra con gli amici, ormai è diventato un consumo di
lusso. Sei hai dei figli magari li guardi e ti chiedi: "che futuro, che
presente sto offrendo?" e magari c'è chi vorrebbe averne, di figli. Ma
come si fa, non in senso biblico intendo, senza lavoro? Oppure c’è chi è
ritornato a stare con i genitori, o chi non se ne è mai andato. Vecchi bamboccioni!
Insomma,
per piangere e piangersi addosso di motivi c’è ne sono, lo sappiamo, lo
abbiamo capito. E forse abbiamo capito anche che, è più semplice
piangere che ridere. Ridere richiede uno sforzo non indifferente. Essere
felici, qualsiasi cosa si intenda, o perlomeno sereni è
straordinariamente faticoso. Ma perché non provarci? Che ci costa? Costa
la fatica del mutare, della rinascita.
Ho deciso che
in questo blog non userò, io personalmente, libertà a tutti gli altri,
parole e frasi negative come: sfigato, sfortunato, disoccupato,
l'elenco, ahimè, è illimitato.
La parola sia scritta che orale, possiede un'energia immensamente potente, che voi ci crediate o meno, si impregna nell'etere, nel cosmo e vi ristagna, germina e cresce.
E allo stesso modo, i nostri pensieri sono talmente ricchi di energia
che possono sgomentarci o inebriarci. Non per niente in qualsiasi
cultura il Cosmo, l'Universo, l’Infinito, l'Esistenza o come altro
vogliate chiamarlo, nacque con: il Verbo, il Suomo, l'Om.
Vorrei
che questo blog fosse uno strumento per bandire la solitudine che in
questi momenti attanaglia un po' tutti. Qui, chi vorrà potrà sfogarsi o
dare il proprio contributo per testimoniare come si possa ridere,
anche quando non ci sarebbe un granché da ridere. Oppure fare proposte,
per quelle sconce istituirò una sezione a parte! Dare consigli per
vivere bene, stare meglio ... e per dire Io Lavoro, lavoro per stare
bene!
Ieri ho parlato al mio Gruppo della terapia del ridere, per finta, dieci minuti al giorno, per finta , avete capito bene! Oppure fingere di essere contenti e sereni, sempre per finta! Sono tecniche meditative e psichiche i cui effetti sono stati studiati e valutati scientificamente
Questa
tecnica funziona per due dure ragioni. la prima è di natura
psicologica: simulando un comportamento tranquillo, fate credere al
vostro subcosciente che, tutto sommato, siete persone serene; poiché al
subcosciente piace immaginare e recitare una parte, il vostro stato
d'animo del momento ne verrà condizionato! La seconda ragione è di
origine fisiologica: nel 1994, i ricercatori di un laboratorio di
psicologia hanno condotto uno studio su alcuni attori. Hanno chiesto
loro di recitare emozioni diverse: gioia, amore, collera, depressione,
paura, calma e così via. Ogni volta, i ricercatori hanno misurato le
risposte fisiologiche (battiti cardiaci, respirazione...) ed eseguito
analisi del sangue: i risultati erano identici a quelli ottenuti con le
emozioni reali!
Per chi lo desiderasse,
consiglio un piccolo minuscolo libretto, da cui è tratto quanto sopra, è
molto utile simpatico, sono presenti dei mini istantanei esercizi
pratici per rilassarsi ed essere più sereni e lucidi. Questo è il
titolo: "Quaderno di esercizi per rimanere zen in un mondo agitato", Erik Padani, ed Avallardi, costo euro 5,90 (prima dei rincari
Un grosso abbraccio a tutti.